I fuochi di San Giovanni

La sera della vigilia, il 23 giugno, sul prato della Rocca vengono accesi i falò, corrisposti dai colli circostanti, dove i contadini rispondono dando fuoco alle steppie per decretare la fine della mietitura. Tradizione questa appartenuta alle antiche celebrazioni pagane di ringraziamento per i raccolti, trasformate poi, come molte altre, in religiose.

La festa inizia con la distribuzione delle "rificolone", lanterne di carta con una candela all'interno, di ispirazione fiorentina legate ad una canna, che servono ad illuminare il cammino per chi sale verso la torre.  Assieme alle rificolone viene consegnata la "mosca", ovvero una spiga di grano legata con un capo d'aglio sulla cima di una canna, che sarà poi cotta sotto la cenere dei grandi falò. L'aglio e la spiga sono simboli pagani portatori di un duplice significato: cacciare gli spiriti maligni e proteggere i raccolti delle messi future
.