A La Verna successo per gli "angeli" di Ucai San Miniato e le altre opere pittoriche
A Chiusi della Verna, dal Capodanno Toscano si guarda verso l’ottavo centenario delle stimmate di San Francesco: proposte importanti e sinergie con la Repubblica di San Marino.
A Chiusi della Verna si guarda verso l’anniversario ottocentenario delle stimmate di San Francesco del prossimo settembre e, insieme alle celebrazioni religiose del santuario, è iniziato un percorso di carattere culturale. Quattro mostre sono state allestite e inserite nel programma dei festeggiamenti del Capodanno dell’Annunciazione promossi dal Consiglio regionale della Toscana.
Inaugurate dal sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini lo scorso 23 marzo si sono concluse l’8 aprile scorso, nel giorno liturgico dell’Annunciazione. A sottolineare l’importanza delle proposte, la presenza del responsabile del turismo religioso della Repubblica di San Marino Pietro Berti presente all’inaugurazione.
I percorsi espositivi proposti e ospitati nel centro servizi in via Santa Chiara hanno coniugato il tema dell’Annunciazione con San Francesco e con la storia della Verna. Il legame con la città di Firenze è stato riproposto in un percorso attraverso le odi alla Madonna e a Maria Annunciata dal 1300 ai nostri giorni, con la riproposizione dei versi dei grandi compositori fiorentini e toscani. Da Dante Alighieri a Francesco Petrarca e Boccaccio, fino a Giovanni Pascoli, Giovanni Papini, Enrico Pea e Divo Barsotti per aprirsi all’Italia con Gabriele D’annunzio, Elena Bono, Alessandro Manzoni, Pier Paolo Pasolini, Primo Mazzolari. Ad essi sono stati aggiunti i versi di poeti e scrittori contemporanei tra cui la scrittrice fiorentina Mara Faggioli vincitrice del 1°premio “Fiorino d’Oro” al premio Firenze-Europa e del premio Città di Vienna.
Da quando nel 1432 Papa Eugenio IV affidò il santuario della Verna agli Osservanti e il patronato alla Signoria fiorentina, esercitata attraverso la Corporazione dell’Arte della Lana, è iniziato uno stretto legame lungo i secoli tra la città di Firenze e la Verna. Ecco che di molti artisti fiorentini, primo fra tutti Taddeo Gaddi, troviamo opere al santuario della Verna. Ma fu soprattutto Andrea della Robbia a caratterizzare con le sue opere i luoghi sacri del monte sacro. Il ciclo robbiano nel 1475 a La Verna iniziò con la rappresentazione dell’Annunciazione in terracotta invetriata. Su Andrea della Robbia è stato proposto un percorso di valorizzazione, mettendo a confronto le sue opere. Attraverso le sue Annunciazioni, ci porta in varie cittadine toscane per arrivare a Siena alla basilica degli Osservanti dove sono conservate alcune sue pregevoli opere. Andrea della Robbia introduce inoltre il tema degli angeli che si lega agli anniversari ottocentenari delle stimmate. Inizia così un viaggio nel cielo angelico, dall’arcangelo Gabriele nell’annunciazione agli angeli serafini delle stimmate di San Francesco, attraverso la loro rappresentazione iconografica lungo i secoli. Un viaggio storico e artistico che parte dai profeti e dalla rappresentazione dei cieli di Dante e ci porta all’interno della rappresentazione artistica degli angeli.
Accanto al viaggio storico ecco una esposizione realizzata da pittori contemporanei sul tema delle figure angeliche e su come vengono interpretate oggi.
San Francesco e l’annunciazione è il tema del quarto percorso visivo proposto. In molte opere artistiche infatti la figura del santo di Assisi è rappresentato insieme a Maria annunciata e all’angelo.
Visto il gradimento e la partecipazione si sta pensando a riproporre dei nuovi allestimenti delle mostre i cui contenuti potrebbero accompagnare i tanti fedeli e visitatori attesi fino al mese di settembre.
L'inaugurazione della mostra sulla resurrezione di Lazzaro a Palazzo Grifoni
Dopo l'inaugurazione di sabato scorso 20 aprile, continua a palazzo Grifoni a San Miniato (Pi) la mostra, già proposta alla Camera dei Deputati nel 2022 "la Resurrezione di Lazzaro" 41 opere monotematiche dei grandi contemporanei.
All'inaugurazione sono intervenuti tra gli altri Andrea B. Del Guercio, Stefano Pizzi già direttore dell*Accademia di Belle Arti di Brera, e gli artisti Franco Giannoni, Bruna Scali, Bruno Gandola, Ermanno Poletti, Vincenzo Denti, Alban Met-Hasani.
La mostra è aperta ogni giorno dalle ore 10 alle ore 18 fino al 30 aprile con ingresso libero ed è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
La Resurrezione di Lazzaro a Palazzo Grifoni
Inaugurazione sabato 20 aprile 2024 alle ore 17.00 a cui tutti sono invitati a partecipare. San Miniato (Pisa) Palazzo Grifoni.
Quarantuno opere, quasi mezzo secolo di vita. La parrocchia di Pino continua, malgrado la sua chiesa, sia inagibile, a vivere e festeggiare Lazzaro risorto. Merito del parroco padre Gianluigi Poiré, della comunità e del direttore artistico Ermanno Poletti che, dopo l’esposizione a Roma alla Camera dei Deputati nel 2021, chiamati a dare un segno di speranza per l’Italia nei giorni del Covid invitati dall’onorevole Maria Teresa Baldini, hanno pensato di riproporre le opere a San Miniato. In questo è stato determinante il contributo e il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato guidata dal presidente Giovanni Urti e degli altri enti che hanno collaborato e patrocinato la mostra come la stessa Accademia di Belle Arti di Brera, il Pontificio Ufficio per l’Evangelizzazione del Vaticano, la diocesi di San Miniato, l’Unione Cattolica Artisti Italiani.
Dieci giorni dedicati all’arte contemporanea con il ciclo monotematico “La Resurrezione di Lazzaro”, iniziato nel 1982 dai pittori sanminiatesi per celebrare in arte il palio ideato a Pino di Ponte a Elsa dal parroco don Lido Freschi e continuato dal 1992 all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano interessando e coinvolgendo i grandi pittori contemporanei. Primi fra tutti risposero positivamente a realizzare l’opera Salvatore Fiume, Ernesto Treccani, Remo Brindisi e Trento Longaretti per poi passare il testimone generazionale in Accademia. Ora sono quarantuno le opere che trattano e prendono ispirazione dalla pagina dell’evangelista Giovanni ed è l’unica “collezione” esistente realizzata sul tema al mondo.
Le opere saranno in mostra a San Miniato a Palazzo Grifoni dal 20 al 30 aprile (aperta tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00).
Le annunciazioni di San Miniato nel video sul Capodanno Toscano
Presentato al Conservatorio Santa Marta di Montopoli in Valdarno dall'Associazione Fiera del Libro Toscano, il video-documentario sulle Annunciazioni nella diocesi di San Miniato, un viaggio dove arte, fede, devozione e tradizione si incontrano. Una occasione per l'oggi e per il domani, attraverso questo strumento per far conoscere il patrimonio artistico raccolto e conservato nei musei e nelle chiese e al tempo stesso tenere vivo il patrimonio immateriale fatto di tradizioni e racconti orali, che il Capodanno Toscano ogni anno ripropone. Molte le opere di San Miniato raccontante, a partire dalle chiese del centro storico, al museo diocesano, alle annunciazioni nelle chiese di Cigoli e di Pino. Ecco il video-documentario realizzato e alcuni momenti della prima presentazione.
https://www.youtube.com/watch?v=q_dVaduyUyE
LE ANNUNCIAZIONI ATTRAGGONO VISITATORI E TURISTI. Successo a San Francesco dell'esposizione di Città dei Presepi per il Capodanno Toscano
La visita guidata alle annunciazioni del Museo diocesano ha coinvolto un’utenza fortemente interessata all’approfondimento artistico e storico. Le tre annunciazioni contenute opera di Jacopo Chimenti detto l’Empoli, Pier Francesco Fiorentino e Jacopo da Como sono state illustrate dalla direttrice del museo Elisa Barani che ne ha indicato la storia artistica, la provenienza e il confronto con opere dello stesso periodo. Il Capodanno dell’annunciazione è stata dunque la cornice ideale e naturale per inaugurare l’accessibilità ai non vedenti dell’annunciazione di Jacopo da Como. La fruibilità è resa possibile con la collocazione di due tavole in braille una che racconta il Museo diocesano e l’altra la stessa annunciazione e attraverso il tatto è possibile percepirla con le mani.
Nella Chiesa di San Francesco il focus sulle annunciazioni presenti, ha portato alla valorizzazione dell’opera di Francesco Curradi collocata in uno degli altari laterali.
L’intero volume della chiesa ha accolto quindi l’esposizione di circa 300 annunciazioni toscane, di tutte le provincie, riprodotte su forex e collocate secondo un percorso cronologico sulle apposite grate e sui cavalletti. Il percorso espositivo è stato evidenziato attraverso la collocazione di stativi e di fari direzionali che con i loro fasci luminosi hanno permesso di apprezzare la riproduzione delle opere realizzate lungo i secoli.
Il cuore della parte espositiva era rappresentato dalle annunciazioni del territorio in cui si trovava la mostra: ovvero la diocesi di San Miniato. Il momento inaugurale ha visto la presenza dei rappresentanti delle autorità e per la regione Toscana era presente il consigliere regionale Andrea Pieroni che ha portato il saluto del presidente del consiglio regionale spiegando il senso del capodanno toscano.
Contestualmente alle esposizioni toscane storiche, è stata inaugurata la mostra realizzata dai pittori contemporanei sul tema dell’annunciazione oggi. Sono state circa cinquanta le opere esposte, con tecnica e misura libera che hanno coinvolto artisti della Toscana e di altre regioni limitrofe.
L’apertura delle mostre durante tutto il periodo indicato, compreso dunque anche i giorni di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo, ha permesso la fruizione e la presenza di molti visitatori residenti e turisti venuti da molti luoghi della Toscana appositamente per visitare la mostra.
San Miniato, il capodanno toscano valorizza le "annunciazioni" nelle chiese e nei musei
A Montopoli sabato 6 aprile alle 15,30 la visita all’opera di Giovanni di Lorenzo da Larciano, seguirà la proiezione al Conservatorio di Santa Marta: le annunciazioni della diocesi diventano un video e una cartina. A realizzarli l’Associazione Fiera del Libro Toscano insieme alla Fondazione Conservatorio di Santa Marta e all’Ufficio Beni Artistici e Culturali della Diocesi di San Miniato nell’ambito dei festeggiamenti del Capodanno Toscano promossi dal Consiglio Regionale della Toscana.
Il primo appuntamento è alle ore 15,30 alla pieve di Santo Stefano. Per l’occasione sarà proposta, aperta a tutti, una apposita visita guidata per conoscere l’Annunciazione di Giovanni di Lorenzo da Larciano (noto anche come Maestro dei paesaggi Kress attivo in area fiorentina nella prima metà del Cinquecento) insieme alle bellezze della chiesa. A illustrare storia e tradizione legate all’Annunciazione sarà don Luciano Niccolai.
A seguire, il secondo appuntamento è al vicino Conservatorio di Santa Marta dove ci sarà la proiezione del primo video documentario della diocesi di San Miniato, unita a una cartina-viaggio, che racconta il patrimonio artistico e architettonico legato all’annunciazione lungo i secoli.
Icone devozionali, opere di artisti, luoghi di culto e chiese dedicate all’Annunciazione. Nel cuore della Toscana i territori che fanno parte dell’attuale diocesi di San Miniato, hanno subito influenze pittoriche, artistiche e culturali facendo arrivare ai nostri giorni un patrimonio importante e un bagaglio di tradizioni immateriali. I ricorsi storici che hanno alternato a governare sui territori ora la città di Pisa, ora quella di Firenze, unite alle influenze religiose lucchesi di cui la diocesi di San Miniato faceva parte fino a quattrocento anni fa, portano ad avere sul territorio una eterogeneità di opere per stile e ambito culturale d’influenza. Una terra di mezzo che ha conosciuto il capodanno fiorentino e quello pisano di cui rimangono architetture e opere artistiche sul territorio. Ci sono poi quei gesti e quei riti immateriali che si ripetono anno dopo anno e che in alcuni casi sono arrivati fino a noi e meritano di essere investigati e restituiti.
Molte le Annunciazioni che trovano un momento importante per essere valorizzate nelle chiese e nei musei del centro storico: la SS.Annunziata San Miniato, la chiesa di San Francesco con l'pera del Curradi; Cigoli, con l'annunciazione della scuola di San Paolino; il museo diocesano d'arte sacra con le opere di Pier Francesco Fiorentino; San Miniato, Giroldo di Jacopo da Como e Jacopo Chimenti; detto l'Empoli. Tra i contemporanei l'opera nella chiesa Pino di Ponte a Elsa di Antonio Luigi Gajoni; e l'annunciazione lignea di Dilvo Lotti donata al Convento di San Francesco.
Attraverso il racconto di Elisa Barani, Andrea Vanni Desideri, don Luciano Niccolai, don Francesco Ricciarelli e Fabrizio Mandorlini, corredate dalle immagini girate da Simone Bachini, il video documentario tocca, come in un viaggio, San Miniato (museo diocesano d’arte sacra, chiese della Nunziatina e di San Francesco), Cigoli, Castelfranco di Sotto (chiesa parrocchiale), Fucecchio (museo civico e diocesano), Santa Croce sull’Arno (propositura), Pontedera (duomo), Lari (propositura), Capannoli (SS.ma Annunziata) e Montopoli in Val d’Arno (pieve).
Le musiche che accompagnano il viaggio sono di Stefano Mattii e Salvatore Vivona.
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